Fosco Grisendi

Note sull’Artista

Bianco e nero, verde e blu: nelle opere di Fosco Grisendi (come spesso accade per gli artisti) i colori non sono casuali. Sono 4 e sono sfondi o riempimenti di forme geometriche, che danno vita a figure evocatrici, a volte in lotta fra loro; spesso forze magnetiche nello spazio teatralizzato.
Linee, attrazioni e “respingimenti” oltre la frontiera, segni statici o in movimento che raccontano e si raccontano con precisione.
Sulle tele di iuta, l’acrilico si racconta, è un controcanto fra il dentro e il fuori. Ne si sente il peso e ne si coglie il senso.
Il mondo dello Sport, sfondo di alcune delle opere più belle, gioca ruoli molto diversi; spesso ritorna come pretesto, prepotente e preponderante, a ricordarci la potenza comunicativa della messa in scena; ma è anche occasione di miglioramento e terreno di sfida (un gioco in cui mettersi in gioco). E’ un dialogo estraniante, fra finzione e realtà, una verità da scoprire o una bugia che sprofonda nel vero. E’ uno spazio in cui gli elementi, posti sapientemente ma con naturalezza al centro e agli angoli della visione, sono messi a confronto, relazionandosi in modo sinergico.
Fosco Grisendi, artista autodidatta, usa il colore in modo istintivo; fra rebus e tratti che materializzano l’Idea, in un delicato equilibrio estetico. Il messaggio dell’Arte, così, è affidato all’esperienza del suo personale vissuto: viaggio in cui l’Arte è un percorso coerente, che esprime un preciso pensiero.

Conosciamo Fosco Grisendi