Francesco Congedo

Note sull’artista

“L’Arte è la capacità di esprimere il bello con un significato profondo … o con più significato”.Occhi, colori, tempo, terre lontane che ci emozionano: è questa la bellezza svelata da Francesco Congedo nella sua viva potenza e con le sue grandi potenzialità.Fotografo affermato, dal 2016 i suoi scatti hanno ricevuto diversi premi a livello internazionale.Da sempre curioso della vita, con esperienze di pubblicazione di poesie alle spalle, va alla ricerca di “istanti”, affinché diventino ricordi, fissandone i tratti più belli da dietro il suo obiettivo.Il taglio cinematografico delle sue foto è evidente, memore di tutte quelle giornate trascorse a guardare i film più belli della storia del Cinema nella sala di proiezione del padre (il vecchio cinema Galleria di Copertino). Le sue immagini sono tutte quelle emozioni che ha colto viaggiando, in poco più di 6 anni, nei diversi “qui e ora” vissuti personalmente, in giro per il mondo.

Cuba, Ghana, Etiopia, Laos, Nepal India, Bolivia Cile, Cappadocia in Turchia: paesi diversi dove volti e spazi sono stati catturati dalla sua macchina fotografica, per essere prima custoditi e poi riscoperti lentamente e con sapiente vena creativa. Un lavoro attento e consapevole, conscio della forza immediata che le foto possiedono, prima ancora delle parole.“Amo i dettagli, quelli che sembrano impercettibili ma fondamentali, i veri attrattori di uno sguardo emozionato, le cifre di un significato che non serve spiegare”.Ed è proprio così, come quella figura a mala pena visibile ma nitidissima che scopriamo nelle pupille di un volto immortalato nella luce del deserto (“In cerca di Lucy”); di fronte a ogni quadro scattato con la passione del disegno geometrico e artistico, la sua naturale propensione alla perfezione restituisce un impatto potente e diretto. Ed è un piccolo racconto che narra di identità, attraverso immagini che sono il riflesso di chi le ha colte ma, forse, anche un po’ di noi.
“L’Arte è libera, per chi la fa e per chi la guarda, non manda messaggi univoci perché parla alle nostre esperienze. L’attimo in cui nasce è il motivo stesso per cui esiste, l’emozione da cui deriva è personale”.
Con i suoi ritratti di strada, che giudica riflessi di se stesso, Francesco Congedo rende visibili gli invisibili attraverso l’arte della fotografia.
Ecco perché allora ne si può rimanere incantati, in tal modo l’Arte arriva al cuore ed è portatrice delle verità che sentiamo, usando un linguaggio che non è unico ma può essere universale.

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