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Sepulveda
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5 Luglio 2023
Silenzi Paper Collage, carta di riviste su tela
Silenzi
5 Luglio 2023

Bambino

Un lungo viaggio nel continente nero, il mal d’Africa che ti prende e non ti lascia più: un volo diretto per il Kenya che già apre ad un prossimo in Tanzania. L’artista risponde ad un richiamo ancestrale proveniente dal continente “culla della vita”, una voce che arriva dal profondo della terra è stata incisa nello sguardo di un bambino che viaggia nei suoi sogni.

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L’opera Il Bambino : Un lungo viaggio nel continente nero, il mal d’Africa che ti prende e non ti lascia più: un volo diretto per il Kenya che già apre ad un prossimo in Tanzania. L’artista risponde ad un richiamo ancestrale proveniente dal continente “culla della vita”, una voce che arriva dal profondo della terra è stata incisa nello sguardo di un bambino che viaggia nei suoi sogni.

Paper Collage, carta di riviste su tela

Dimensioni
L: 100 cm
H: 100 cm

Anno 2020

Pezzo Unico

Realizzato in Italia

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Note sull’Artista

Paola Montanaro è un’artista che non ama definirsi artista, ma attraverso i suoi quadri ci parla di sé: “viaggiatrice” instancabile nelle immagini, fiera e un po’ malinconica, grafica per passione e autodidatta per scelta (spesso favorita dal destino e dal caso). “Mi è capitato di accorgermi di ciò che faccio realmente solo dopo averlo fatto. Quando realizzo i miei quadri, cerco con cura tutti i pezzi che costituiranno il mio collage. E’ un progetto chiaro nella mia mente, che prende forma con calma e diventa man mano visione. Amo l’effetto, lì io ci sono, ma in modi diversi e senza farmi vedere… perché è il messaggio il vero protagonista”. Il lavoro di Paola è fatto di sguardi, i suoi (che creano), i nostri (che trovano) e il suo linguaggio è chiaro, espressione gioiosa, a tratti impertinente! Il messaggio qual è? Quello che ciascuno ci vede.

La creatività è la nota che riecheggia incisiva, fra toni dolci e acuti, in ogni quadro di Paola Montanaro.

E la carta, sapientemente scelta, è il vestito colorato che ricopre il disegno, un omaggio personale al personaggio raffigurato. Sono volti in cui lei (che non ama definirsi artista e preferisce farsi chiamare semplicemente Paola) non dichiara nulla, piuttosto fissa, delicatamente, ciò che prova e che pensa. Negli sguardi e nelle movenze, attraverso i dettagli e i colori cogliamo l’essenza dei simboli e i significati: qualità e pregi da ammirare attraverso gli occhi e le forme (forse pezzi di lei) a cui lei dedica un tributo e in cui intravediamo “pezzi di noi”!

Note sulle opere

Ecco il volto sorridente della Carrà (eclettico), lo sguardo malinconico e il pugno chiuso di Chaplin (assolutamente poetico); oppure l’omaggio all’Arte vera, quella di un genio del Cinema, Fellini o meglio attraverso gli occhi di Giulietta (scanzonato e luminoso, un po’ ammiccante, acceso fra le parole e immerso nei colori circensi della vita). Nel linguaggio di Paola Montanaro non c’è una ricerca che aneli a stabilire un rapporto stabile con la visione (in essa possiamo leggere ciò che vogliamo); lei crea in modo intuitivo, ma consapevole di ciò che ama fare, dosando materia e idee nell’equilibrio fra tecnica ed emozione. E’ messaggio puro, in quanto scevro di qualsiasi precetto e libero dai dogmi. E’ un modo di essere e di sentire, è un’opinione!

Ecco allora, di nuovo, qualche “pezzo” di lei: la simpatia e la tenerezza provate per una grande regina (Elisabetta d’Inghilterra), l’affetto sincero dopo la scomparsa di un’icona del “verso” (Luis Sepùlveda), ma anche la ribellione e la tristezza (delle donne), il mal d’Africa e la nostalgia (attraverso i bambini), la coercizione e la fierezza (di Frida Kalo): tutte sfumature di un’anima riservata ma ricca di cose da dire. L’Arte per lei è capacità di trasmettere, può essere impegno civile, uno sfogo o semplicemente una canto di gioia; di sicuro è un rifugio, dove non farsi per forza delle domande o cercare risposte. Nell’Arte si può trovare il pezzo mancante, ci si può mettere alla prova per superare i limiti, ci si può nascondere e divertire. Vale sempre la pena cercarla, nei disegni e dettagli, in tutti quei pezzi che percepiamo come quadro d’insieme e ne fanno la vera Forma.