ArteFiera 2023 Bologna

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La Madonna del Parto di Oscar Bacillieri
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Evelyn Loschy, FRICTION, COURTESY GALERIE MICHAELA STOCK

Il nuovo calendario dell’arte, quest’anno si apre con ArteFiera 2023.

Dal 27 gennaio, infatti, prende il via  l’XI edizione di ART CITY Bologna, una 10 giorni di eventi culturali e artistici promossi dalla città di Bologna e da Bolognafiere, che si concluderanno dal 3 al 5 febbraio con ArteFiera 2023.

 

ArteFiera si conferma la fiera di settore più longeva a livello nazionale e ci offrirà l’occasione di scoprire le anticipazioni della scena artistica contemporanea! Come nelle precedenti edizioni ci sarà un’attenzione rivolta sia agli artisti affermati che alle nuove generazioni emergenti.

 

Artcity anche quest’anno sarà diretta da Lorenzo Balbi, già direttore di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna. La direzione operativa della kermesse fieristica è stata affidata a Enea Righi, manager di grande esperienza e collezionista di arte contemporanea tra i più importanti d’Italia.

Per l’undicesima volta Bologna,infatti, torna a riflettere la ricchezza e la vitalità della cultura contemporanea che impregna lo spirito cittadino,  attraverso un fitto calendario di eventi pubblici e privati.

I pubblici plurali ed eterogenei abituè della città nel periodo di ArteFiera troveranno un calendario serrato di inaugurazioni, eventi e iniziative speciali, ma soprattutto vivranno l’esperienza corale di un’intera città partecipante, in una complementarietà di spazi e progetti espositivi. Una forma di sodalizio tra città, fiera, cultura che si articolerà in un intricato percorso artistico, unico nello scenario nazionale.

 

L’edizione 2023 presenta un programma generale articolato in uno special project e in 12 main projects che comporranno una proposta rappresentativa dell’arte contemporanea oggi. Novità di quest’anno saranno i confini cittadini  più ampi e sfumati, la manifestazione, infatti, si espanderà, in contesti urbani più estesi e policentrici all’interno dell’area metropolitana di Bologna, con un programma istituzionale di oltre 100 eventi.

 

  • I luoghi

Oltre ai luoghi da sempre deputati all’arte, ART CITY Bologna cerca e trova spazi normalmente non fruibili a scopo espositivo, remoti o semplicemente poco noti al grande pubblico. Gli artisti si relazioneranno con contesti insoliti mettendosi alla prova in modo imprevisto…. ma sempre creativo.

 

  • L’identità visiva

Iniziamo il programma con Filippo Tappi e Marco Casella che per l’edizione 2023 propongono una grafica che nasce dal presupposto che l’arte rappresenti ciò che non conosciamo. Sulla scia dell’ignoto mostri e figurazioni di fantasia ispirati a quelli apparsi nelle narrazioni antiche saranno i protagonisti che accompagneranno il percorso, disegni che prendono vita dalle immagini nelle cartografie medievali e rinascimentali rappresentano l’ignoto.

A seguire l’altro protagonista ispiratore: Ulisse Aldrovandi (1522-1605), padre fondatore delle scienze naturali di cui Bologna sta celebrando i 500 anni dalla nascita, e i suoi mostri celesti della Naturalis Historia. Eccezionalità astronomiche ancora oggi inspiegabili saranno, infatti, compagne di avventura. La roadmap artistica Bolognese, pullulante di mostre, rassegne ed eventi d’arte, diverrà luogo sconosciuto, sfuggente, effimera.

Tra sirene, buchi neri, vegetali agghiaccianti si perpetuerà il viaggio senza meta, di chi indomito è pronto a tutto pur di godere del “canto delle arti”.

 

  • Special project

Anche quest’anno lo special project avvolgerà il pubblico con l’immersione in vere e proprie opere d’arte viventi grazie al lavoro Have a Good Day! frutto della femminile collaborazione di Vaiva Grainytė (autrice del libretto), Lina Lapelytė (compositrice e direttrice musicale) e Rugilė Barzdžiukaitė (regista e scenografa). Nel 2019 le tre artiste,componenti del collettivo Neon Realism, hanno ottenuto il Leone d’Oro per la migliore Partecipazione Nazionale (Padiglione della Lituania) con l’installazione Sun & Sea, a cura di Lucia Pietroiusti, nell’ambito della 58° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

La performance che diviene, dunque, un vero e proprio spettacolo multilevel, è stata accolta con grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo, tanto che il The New York Times la definisce “intelligente, affascinante e silenziosamente sovversiva”. Un’inaspettata opera lirica che dieci cassiere interpretano sulle note di sottofondo di un centro commerciale e pianoforte. Le lavoratrici mostrano marcatamente cosa si nasconde dietro la cortesia forzata e i saluti meccanici “Buongiorno!”, “Grazie!”, “Buona giornata!”. L’alienazione quotidiana di donne senza volto che diventano personaggi vivaci e brillanti. Vite e pensieri che diventano brevi drammi  fondendosi in un coro empatico. Critica espressa con ironia, humour, poesia e paradosso, ma schivando con Arte ogni  giudizio moralistico.

La rappresentazione è prodotta da Operomanija, a cura di Lorenzo Balbi e promossa da MAMbo con il sostegno di Istituto di Cultura Lituano e Ambasciata di Lituania in Italia.

La sede di svolgimento verrà annunciata prossimamente.

 

  • Main program

Il main program parte dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna con Atlantide 2017 – 2023, personale del video artista e regista italiano Yuri Ancarani, a cura di Lorenzo Balbi.

In un’atmosfera avvolgente e immersiva il pubblico potrà seguire una extra-narrazione del film Atlantide (2021) che travalica il lungometraggio, grazie a una serie di contenuti inediti prodotti per la mostra.

A Yuri Ancarani sarà inoltre dedicata il progetto Led Wall Commission ideato da ArteFiera 2023

L’ingresso di Piazza Costituzione diventerà un mega cinema all’aperto con l’installazione di un megaschermo di 5×9 metri che proietterà video d’artista studiati e pensati per la visione di chi sta attraversando la soglia del quartiere.

 

Nel Nuovo Parcheggio Stazione – Roof 5° piano, Xing presenta il progetto BSTRD della coreografa di origine greca Katerina Andreou.

La performance si terrà sabato 28 gennaio alle ore 21.00 in replica durante ArteFiera, sabato 4 febbraio dalle ore 19.00 alle 24.00, come video installazione. Con solo un giradischi come partner, il corpo dell’artista si inscrive nell’istante, tra i limiti determinati dallo sforzo e dalla fatica, muovendosi in geometrie immaginarie.

 

Nella Sala Convegni Banca di Bologna a Palazzo De’ Toschi si potrà ammirare la personale Finding Form dedicata al lavoro dell’artista tedesca Bettina Buck,

a cura di Davide Ferri.

La prematura scomparsa dell’artista si dimentica nell’immortalità dell’arte.  Poetica che, improvvisamente, diviene forma nella scultura, nell’installazione e nella performance:  postura, gravità, caduta, occultamento , domestico si mostreranno al pubblico … incredulo.

 

Il Cassero LGBTI+ Center farà da scenografia al mondo grottesco di Nathalie Djurberg

(Leone d’Argento alla Biennale di Venezia del 2009 come più promettente giovane artista in duo con Hans Berg).

Prenderà vita con la video installazione Putting Down the Prey, curata da Sabrina Samorì e promossa da MAMbo.

Le animazioni in stop motion di Djurberg mettono in scena temi scomodi, ma immanenti nella realtà: sottomissione, sfruttamento,violenza, voyeurismo, in un mix di cinismo e romanticismo, crudeltà e magia di  storie fantastiche.

 

Alchemilla presenta il progetto And We Thought III di Roberto Fassone + Ai Lai + LZ

a cura di Sineglossa, presso Palazzo Vizzani.

Le storie narrate da  Ai Lai, un’intelligenza artificiale con l’abilità speciale di pensare resoconti di esperienze psichedeliche, sono eterogenee.

In un vorticoso susseguirsi vivranno cervelli frammentati, amici con gli occhi blu e alieni negli armadi.

Nell’estate del 2021 Ai Lai scrive di voler vedere i film dei Led Zeppelin. In particolare tre titoli – The Doors, The Road e Love is Magic – presentati nella nuova veste in anteprima assoluta.

 

Il LabOratorio degli Angeli entra in scena con il progetto Guarda caso di Eva Marisaldi

a cura di Leonardo Regano e promosso in collaborazione con la Galleria De’ Foscherari.

Un dialogo con gli spazi dello storico laboratorio di restauro bolognese situato presso la Chiesa sconsacrata di Santa Maria degli Angeli e l’attiguo Oratorio. Assisteremo ad un intreccio di un profondo confronto che si articola tra opere riattivate per l’occasione e nuove produzioni.

Il centenario dalla nascita di Jonas Mekas già oggetto di celebrazioni partite nel 2022 prosegue con la mostra Under the Shadow of the Tree

curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi.

Padiglione de l’Esprit Nouveau, promossa da MAMbo e Istituto di Cultura Lituano in collaborazione con Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia e Ambasciata di Lituania in Italia.

 

 KAPPA-NÖUN a San Lazzaro di Savena ospiterà la personale No Boundaries di Gerold Miller

curata da Valerio Dehò e promossa in collaborazione con Artesilva.

Frutto del  lavoro sul rapporto concettuale tra l’opera d’arte e lo spazio in cui veniva collocata.

Lo spazio è , indiscutibilmente messo sotto osservazione; I quadri-cornice che definiscono così le ambiguità delle coordinate prospettiche classiche.

 

Presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna si assisterà all’Oratorio di San Filippo Neri, Seeking Blue Gold.

L’installazione site-specific sarà ad opera del duo anglo-argentino Lucy + Jorge Orta, a cura di Cristina Francucci e Tatiana Basso.

 

Palazzo Bentivoglio apre la sua area espositiva a un percorso monografico su Patrick Procktor, artista londinese degli anni Sessanta e Settanta.

A View From a Window, è il titolo della mostra curata da Tommaso Pasquali con allestimento di Davide Trabucco

Il nucleo di opere della collezione permanente di Palazzo Bentivoglio è composto da una selezione  tra dipinti, acquerelli e disegni, nel ventegno Sessanta – Novanta.

 

Nella storica Sala Studio di Teatri di Vita andrà in scena, inedita in Italia, l’operetta The Teacher di Agnes Scherer

curata da Caterina Molteni e prodotta da MAMbo.

L’opera è un’acuta riflessione sulle dinamiche di potere tra coloro che hanno il timone e il popolo subalterno che subisce la direzione intrapresa dal timoniere.

L’artista tedesca propone, infatti, una parodia del rapporto tra un divulgatore-insegnante-leader e il suo pubblico, sottolineando  diversi scenari di ‘indottrinamento’.

 

Infine, l’installazione scultorea Fugitive of the State(less) dell’artista Dominique White, a cura di Giulia Colletti.

(promossa da MAMbo in collaborazione con Associazione Succede solo a Bologna).

l’installazione occuperà lo spazio prospettico della sala ottagonale della Conserva di Valverde, realizzata nel 1563 dall’architetto Tommaso Laureti

 

Segui Artcity sul sito https://www.culturabologna.it/documents/artcity

Scarica il comunicato stampa in pdf https://assets.culturabologna.it/5d0cf596-f4d9-4dae-9a9e-c833266b0b47-cs-art-city-bologna-2023-20122022.pdf

L’intero programma di ArteFiera 2023 puoi seguirlo al link https://www.artefiera.it/arte-fiera/arte-fiera-2023/9364.html

 

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